Lo dico da utente Internet, come sempre su questo blog. (disclaimer: lavoro per Google). Poi ognuno pensi quello che gli pare. Incredibile: Andrea Pamparana, nel suo ultimo "Indignato Speciale", fa vedere uno spezzone di un video in cui un bambino viene preso a calci. Intervista al padre di un bambino autistico (dal video non si capisce se il bambino sia autistico o meno, per cui non capisco l'intervista, ma sono sicuro che il TG5 ha delle informazioni che non ho), che afferma di essere scosso in quanto una signora aveva affermato di aver visto il video su YouTube e lui, l'intervistato, aveva utilizzato i form di YouTube che, afferma, "hanno form molto piccoli, in cui si possono mettere solo 4 righe, e non è stato pubblicato, come se ci fossero filtri che sui video non ci sono".
A parte il fatto che, se quel contenuto è ritenuto disturbante, non capisco la ragione per cui venga trasmesso in prima serata dal Tg5 e quindi visibile on line sul sito del telegiornale al quale ho linkato qua sopra, rispetto troppo quel padre per evidenziare gli errori, e son ben conscio del fatto che lui non è tenuto a capire il funzionamento del mezzo, come invece dovrebbe fare chi, pur essendo un giornalista, cerca di fare del sensazionalismo incredibilmente puntando il dito sul mezzo che, molti dicono, consente di evidenziare il fatto invece che contro gli autori.
Nel secondo caso si darebbe un servizio informativo, ma evidentemente si è ritenuto necessario sparare a zero senza verificare, per fare un po' di confusione e ricevere attenzione. Poi, tanto, domani è un altro giorno.
Pamparana, mi chiami la prossima volta, se vuole dare delle notizie oggettive.
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