Ultimamente, anche per mancanza di tempo, sono costretto a rifiutare molti degli inviti a parlare a eventi di vario tipo in Italia. Alcune volte il motivo e' perche' l'evento e' del tutto inutile. O meglio, sarebbe utile se sul palco ci fossero professionisti in grado di trasmettere qualcosa a chi sta in sala.
Non e' detto che io sia in grado di trasmettere chissa' che cosa, per cui forse limitare le apparizioni e' una cosa piu' che positiva per chi dovrebbe sorbirsi il sottoscritto, ma l'assembramento di venditori di pentole e' sempre abbastanza nutrito.
Durante il mio ultimo intervento (ero in teleconferenza), la maggior parte degli altri speaker (credo fossero 8, ma 3 godevano di tutto il mio rispetto), si dividevano nelle seguenti categorie:
- Pitch di vendita. la persona in questione, con stile anni '80, si e' rivolto urlando alla platea cercando di interagire e mostrarsi uno avanti. Nessuno gli ha detto che era a Roma, in Italia, nel 2010, quindi con gente che aveva poca voglia di giochetti, e che queste cose le aveva gia' viste dieci anni fa. Non capivo bene perche" fosse esagitato, anche perche' cio' che diceva non c'entrava gran che col tema della discussione, Tutto e' stato chiaro quando alla fine ha lanciato l'invito a contattarlo per fare campagne online di qualcosa tipo social.
- L'elenco di citazioni. tipico esempio e' il manager o professionista seduto sulla poltrona colorata che si dilunga, nella risposta, enunciando almeno 3 o 4 citazioni di guru o semiguru del passato, piu' un paio di sociologi difficili da ricordare, che si sappia che i libri, lui, li ha letti. Per quanto riguarda la risposta, o non arriva, o arriva al minuto 9.
- il saggio. quello che riprende tutto quello che gli altri hanno detto e commenta dicendo come dovrebbero farlo meglio.
- il saggio + pitch di vendita. come punto 3 ma aggiunge, sul palco o dopo, la proposta di fare business con lui che lui ti risolve i problemi che tu non pensavi di avere. Ho riso molto quando un esempio di questa categoria, pensando che io fossi scollegato, ha lanciato la geniale affermazione che sperava, per il bene di Facebook, che in Facebook ci fosse qualcuno che, a parte il bel prodotto, stesse pensando a come generare profitti. L'ho rincuorato subito dopo.
nessuna novità, quindi. sono solo passati dieci anni.
escludendo quei pochi che in questo ambiente si muovono con professionalità.
Scritto da: Marco | 05/08/10 a 09:51
Che meraviglia quando in qualunque ambito, due amiconi si fanno le pippe a vicenda... ;))))
Scritto da: Sombrero | 08/08/10 a 22:54